La zanzara portatrice di malaria, assente da 50 anni, è di nuovo in Italia, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica.
La zanzara Anopheles sacharovi, conosciuta per essere stata un tempo un vettore predominante della malaria in Italia, è stata identificata recentemente nella provincia di Lecce. Questo ritrovamento, il primo dopo cinquant’anni, pone l’Italia di fronte a un potenziale rischio di reintroduzione della malaria, una malattia che molti consideravano un ricordo del passato.
Il rischio di una nuova epidemia nel mezzogiorno
In uno studio approfondito pubblicato sulla rivista PubMed, i ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata hanno confermato la presenza di questa zanzara in sei dei undici siti esaminati. L’indagine ha interessato aree rurali e naturali, utilizzando trappole e tecniche di raccolta attiva, evidenziando la necessità di una vigilanza rafforzata.
I risultati della ricerca sottolineano una preoccupante “ricettività” delle regioni meridionali alla malattia, con la possibile conseguenza di una sua diffusione. Gli esperti sottolineano l’importanza di monitorare attentamente la presenza di zanzare Anopheles per prevenire l’insorgere di focolai. Il rafforzamento della sorveglianza entomologica è essenziale per proteggere la salute pubblica.
Cos’è la malaria?
La malaria è una malattia infettiva causata dai parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo tramite le punture delle zanzare Anopheles. La malattia è prevalente principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali, ma con i cambiamenti climatici e la mobilità globale, nessuna area è completamente immune. I sintomi includono febbre alta, brividi, dolori muscolari e mal di testa, che se non trattati possono evolvere in complicazioni severe, rischiando la vita del paziente.
La prevenzione si basa sull’uso di misure protettive come repellenti per insetti, reti da letto trattate con insetticidi e, in alcune situazioni, farmaci profilattici. È vitale consultare un medico immediatamente se si presentano sintomi di malaria, specialmente dopo aver visitato aree a rischio.